Albo Gestori Ambientali

Ambiente

Albo Gestori Ambientali: obblighi, categorie e procedure per le aziende che trasportano rifiuti

La corretta gestione dei rifiuti è una delle tematiche più delicate e normate all’interno del Testo Unico Ambientale


Ogni azienda che produce, trasporta o gestisce rifiuti è tenuta a rispettare regole precise per garantirne la tracciabilità.
Tra queste, una delle più importanti è l’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, un requisito obbligatorio per tutte le imprese che effettuano la raccolta, il trasporto, il commercio e l’intermediazione di rifiuti, nonché la bonifica dei siti contaminati.

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio:

  • che cos’è l’Albo Gestori Ambientali e a cosa serve;
  • quali aziende devono iscriversi;
  • le categorie di iscrizione e le classi;
  • come funziona la procedura di iscrizione;
  • la gestione dei mezzi e dei codici CER;
  • i rinnovi, gli aggiornamenti e le sanzioni in caso di irregolarità.

Cos’è l’Albo Gestori Ambientali

L’Albo Nazionale Gestori Ambientali (ANGA) è un registro ufficiale istituito presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e gestito operativamente dalle Camere di Commercio attraverso le loro sezioni regionali.

È nato con il Decreto Legislativo 152/2006 (Testo Unico Ambientale) e ha lo scopo di autorizzare e controllare le imprese che svolgono attività di gestione dei rifiuti, tra cui:

  • raccolta e trasporto;
  • commercio e intermediazione;
  • bonifica di siti e di beni contenenti amianto;
  • gestione di impianti di smaltimento o recupero.

Senza l’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali, nessuna azienda può effettuare operazioni di raccolta o trasporto di rifiuti, nemmeno dei propri, se classificati come rifiuti speciali o pericolosi.

Chi deve iscriversi

Deve iscriversi all’Albo qualsiasi impresa o ente che:

  • trasporta rifiuti per conto terzi, ossia su incarico di altre aziende;
  • trasporta i propri rifiuti speciali derivanti dall’attività produttiva;
  • effettua attività di raccolta e trasporto di rifiuti urbani;
  • svolge attività di intermediazione o commercio di rifiuti;
  • gestisce impianti di trattamento, recupero o smaltimento;
  • si occupa di bonifiche ambientali o di beni contenenti amianto.

Nel contesto specifico del trasporto, le due situazioni più comuni sono:

1. Trasporto per conto terzi

Riguarda aziende che offrono un servizio di trasporto rifiuti ad altre imprese, ad esempio ditte di recupero/smaltimento o logistica.
È richiesta l’iscrizione in categoria 4 (rifiuti speciali non pericolosi) e/o categoria 5 (rifiuti speciali pericolosi).

2. Trasporto dei propri rifiuti

Riguarda le aziende che producono rifiuti derivanti dalla propria attività e li trasportano autonomamente al luogo di smaltimento o recupero.
In questo caso, l’iscrizione avviene in categoria 2-bis.

Le categorie di iscrizione

L’Albo distingue le imprese in base al tipo di attività svolta e alla natura dei rifiuti.
Le principali categorie relative al trasporto sono:

CategoriaAttivitàTipologia di rifiuti
1Raccolta e trasporto rifiuti urbaniUrbani, pericolosi e non
2-bisTrasporto dei propri rifiutiSpeciali, pericolosi e non
4Raccolta e trasporto rifiuti speciali non pericolosiSpeciali non pericolosi
5Raccolta e trasporto rifiuti speciali pericolosiSpeciali pericolosi
6Trasporti transfrontalieri di rifiutiPericolosi e non
8Intermediazione e commercio senza  detenzioneTutti i tipi
9Bonifica di siti contaminati
10Bonifica di beni contenenti amianto

Ogni categoria può essere suddivisa in classi (dalla A alla F) in base alla quantità di rifiuti  gestiti o alla dimensione dell’attività.

I codici EER: identificare i rifiuti

Ogni rifiuto è identificato da un codice EER (Elenco Europeo dei Rifiuti), formato da sei cifre divise in tre coppie (es. 17 04 05 – ferro e acciaio).
Questi codici sono fondamentali perché:

  • definiscono l’origine e la natura del rifiuto;
  • determinano la pericolosità (un asterisco indica rifiuto pericoloso);
  • stabiliscono le autorizzazioni necessarie al trasporto e al trattamento.

Durante l’iscrizione all’Albo, l’azienda deve specificare tutti i EER relativi ai rifiuti che intende gestire.
Ogni codice deve essere autorizzato e coerente con l’attività produttiva o di servizio dell’impresa.

Un errore comune è indicare EER “generici” o non pertinenti: in caso di controllo, ciò può comportare sanzioni o sospensione dell’iscrizione.

I mezzi di trasporto

Tutti i veicoli utilizzati per il trasporto dei rifiuti devono essere registrati e autorizzati dall’Albo Gestori Ambientali.
Per ciascun mezzo occorre indicare:

  • targa;
  • tipologia e portata;
  • proprietà o disponibilità (leasing, noleggio, comodato);
  • eventuale allestimento specifico (vasca, cassone, cisterna).

Ogni mezzo deve essere tecnicamente idoneo al trasporto dei rifiuti per cui si richiede l’autorizzazione e deve rispettare le norme ADR in caso di rifiuti pericolosi.

Nel caso di sostituzione o aggiunta di mezzi, l’impresa deve presentare una comunicazione di variazione alla sezione regionale dell’Albo, allegando la documentazione aggiornata (libretto, contratto, ecc.).

Procedura di iscrizione

L’iscrizione avviene interamente online tramite il portale ufficiale dell’Albo Gestori Ambientali: www.albonazionalegestoriambientali.it.

La procedura standard prevede i seguenti passaggi:

  1. Registrazione dell’impresa sul portale e scelta della sezione regionale competente (in base alla sede legale).
  2. Compilazione della domanda con dati aziendali, categoria richiesta, elenco dei EER e mezzi da autorizzare.
  3. Caricamento dei documenti richiesti: visura camerale, documento d’identità del legale rappresentante, polizza fideiussoria (per categorie le 1, 5, 8, 9,10), attestazione del responsabile tecnico, ecc.
  4. Pagamento dei diritti di segreteria e dei diritti annuali.
  5. Valutazione della domanda da parte della sezione regionale, che può chiedere integrazioni.
  6. Rilascio del provvedimento finale con numero identificativo, valido su tutto il territorio nazionale.

L’app ufficiale AGESTsmart

Dal 2023, l’Albo Gestori Ambientali ha introdotto AGESTsmart, l’app ufficiale gratuita disponibile per dispositivi Android e iOS.
Si tratta di uno strumento digitale che permette di consultare in tempo reale le iscrizioni attive, verificare i codici autorizzati e accedere agli estremi dell’autorizzazione.

L’app consente di:

  • mostrare l’attestato digitale dell’iscrizione dell’impresa, con un QR code verificabile da chiunque;
  • controllare la regolarità dei mezzi semplicemente inquadrando la targa del veicolo;
  • semplificare i controlli su strada e migliorare la trasparenza nei rapporti tra imprese e organi di vigilanza.

Per le aziende, AGESTsmart rappresenta un passo concreto verso la digitalizzazione delle procedure ambientali, riducendo la documentazione cartacea e offrendo un mezzo rapido per dimostrare la conformità alle norme.

Il responsabile tecnico

Figura chiave dell’intero sistema, il responsabile tecnico è la persona che garantisce la corretta gestione dei rifiuti in conformità alle norme ambientali.
Deve possedere una specifica idoneità professionale, conseguita tramite esame presso l’Albo Gestori Ambientali e mantenuta con aggiornamenti periodici.

Per il trasporto rifiuti (categorie  4 e 5), il responsabile tecnico può essere interno o esterno all’azienda, ma deve avere requisiti di esperienza e formazione ben precisi.

Durata, rinnovo e variazioni

L’iscrizione all’Albo ha una validità di 5 anni per tutte le categorie tranne la categoria 2bis, la quale ha validità 10 anni.
Prima della scadenza, l’impresa deve presentare domanda di rinnovo, allegando la documentazione aggiornata e attestando la permanenza dei requisiti (mezzi, CER, fideiussione, responsabile tecnico, ecc.).

Eventuali variazioni (come l’ aggiunta di un veicolo, l’aggiornamento di un codice EER o la sostituzione del responsabile tecnico) devono essere comunicate tempestivamente, altrimenti l’impresa rischia la sospensione dell’autorizzazione.

Controlli e sanzioni

Le sezioni regionali dell’Albo e gli enti di controllo (come ARPA e Polizia Ambientale) possono verificare in qualsiasi momento:

  • la validità dell’iscrizione;
  • la corrispondenza dei CER e dei mezzi;
  • la corretta compilazione dei formulari e dei registri.

Le sanzioni per chi effettua una attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiutisenza iscrizione o in modo non conforme sono molto pesanti (art. 256 del D.Lgs. 152/2006):

  • penali fino a due anni di reclusione; ();
  • amministrative fino a decine di migliaia di euro;
  • sequestro del mezzo e sospensione dell’attività.

Perché affidarsi a un consulente ambientale

La normativa sui rifiuti è complessa, in costante aggiornamento e con numerosi adempimenti formali.
Un piccolo errore (un codice EER non coerente, un mezzo non aggiornato, una fideiussione scaduta) può comportare la sospensione o la cancellazione dall’Albo.

Affidarsi a un consulente ambientale qualificato significa:

  • ridurre i rischi di non conformità;
  • gestire in modo rapido e sicuro l’iscrizione o il rinnovo;
  • mantenere sotto controllo documenti e scadenze;
  • ricevere aggiornamenti normativi tempestivi.

Conclusione

L’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali non è una semplice formalità burocratica, ma una garanzia di legalità, trasparenza e professionalità per tutte le imprese che operano nel settore dei rifiuti.
Ogni fase del processo – dalla scelta della categoria alla gestione dei mezzi e dei codici EER – deve essere affrontata con attenzione e competenza.

Strumenti come AGESTsmart semplificano la gestione quotidiana e rendono più trasparente il sistema dei controlli, contribuendo a un approccio più moderno alla gestione ambientale.

Vuoi sapere se la tua azienda è in regola con l’Albo Gestori Ambientali o hai bisogno di assistenza per una nuova iscrizione?
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