Microclima negli ambienti di lavoro

Stazione di misurazione microclimaSicurezza

Microclima nei luoghi di lavoro: cosa sapere e come intervenire

Quando si parla di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, spesso si pensa a rischi più evidenti come l’uso di macchinari, le sostanze chimiche o la movimentazione dei carichi. Tuttavia, anche l’ambiente fisico in cui si opera – e in particolare il microclima – può influenzare profondamente il benessere, la produttività e la salute dei lavoratori.

Vediamo cosa si intende per microclima, quando diventa un rischio e come deve essere valutato secondo la normativa vigente.

Cos’è il microclima?

Il microclima è l’insieme dei parametri ambientali che determinano le condizioni termiche percepite da una persona all’interno di un ambiente chiuso o semi-chiuso. I principali fattori che lo compongono sono:

  • Temperatura dell’aria
  • Umidità relativa
  • Velocità dell’aria
  • Temperatura radiante media
  • Attività metabolica e tipo di abbigliamento

Il microclima può variare molto in base all’attività svolta e al tipo di ambiente (uffici, capannoni industriali, cucine, celle frigorifere, ecc.).

Perché è importante valutare il microclima?

Un microclima non adeguato può causare malesseri, affaticamento, cali di attenzione, disidratazione, fino a veri e propri rischi per la salute, soprattutto in ambienti severi come:

  • Luoghi caldi (fonderie, cucine industriali, lavorazioni all’aperto estive)
  • Luoghi freddi (celle frigorifere, magazzini non riscaldati)
  • Ambienti con aria troppo secca o troppo umida

L’esposizione prolungata a condizioni climatiche sfavorevoli può portare a fenomeni come stress termico, colpi di calore, ipotermia, malattie respiratorie, ecc.

Cosa dice la normativa

Il microclima è normato principalmente attraverso:

  • D.Lgs. 81/2008: all’articolo 63 e nell’Allegato IV, il Testo Unico richiede che i luoghi di lavoro siano salubri e adeguatamente climatizzati.
  • Norme tecniche UNI EN ISO:
    • ISO 7730: comfort termico (PMV/PPD)
    • ISO 7243: ambienti caldi e stress termico (WBGT)
    • ISO 11079: ambienti freddi e stress da freddo (IREQ)

Il datore di lavoro ha l’obbligo di valutare il rischio microclimatico nell’ambito del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e, se necessario, adottare misure correttive.

Come si valuta il microclima

La valutazione dipende dalla tipologia di ambiente:

1. Ambienti moderati (uffici, negozi, aule)

Si utilizza un approccio basato sul comfort termico, secondo i modelli PMV (Predicted Mean Vote) e PPD (Predicted Percentage of Dissatisfied).

  • Obiettivo: garantire che almeno l’80% degli occupanti percepisca una condizione di benessere termico.

2. Ambienti severi caldi

Si valuta il rischio di stress da calore utilizzando l’indice WBGT (Wet Bulb Globe Temperature) o altre metodologie previste dalla normativa.

  • Valori di riferimento: soglie limite per esposizione, tempi di lavoro/pausa, idratazione.

3. Ambienti severi freddi

Si utilizza l’indice IREQ (Required Clothing Insulation) per determinare l’isolamento termico necessario a evitare rischi da freddo.

  • Attenzione a umidità, correnti d’aria e durata dell’esposizione.

Strumenti utilizzati:

  • Sonde termoigrometriche
  • Anemometri
  • Termometri globotermometrici (WBGT)
  • Software per il calcolo degli indici

Interventi e misure di miglioramento

Una volta valutato il rischio, le azioni correttive possono includere:

Modifiche tecniche

  • Climatizzazione o ventilazione meccanica controllata
  • Schermature solari
  • Pannelli radianti o sistemi di riscaldamento localizzato
  • Isolamento termico delle pareti o delle macchine

Misure organizzative

  • Pausa in ambienti temperati
  • Turnazione nei lavori esposti a caldo o freddo
  • Riduzione della durata dell’esposizione

DPI e abbigliamento adeguato

  • Tute termiche o traspiranti
  • Indumenti ad alta visibilità per ambienti esterni
  • Idratazione programmata

Microclima e benessere dei lavoratori

Garantire un microclima ottimale non è solo un obbligo normativo, ma anche un investimento sul benessere psicofisico del personale:

  • Riduce gli errori e aumenta la concentrazione
  • Migliora la produttività
  • Aumenta la percezione di cura da parte dell’azienda

In ambienti come uffici open space o magazzini logistici, il comfort termico può fare la differenza tra una giornata efficiente e una giornata faticosa.

Il ruolo della consulenza specializzata

Una valutazione del microclima efficace non si improvvisa: servono competenze tecniche, strumenti di misura e la capacità di interpretare i risultati alla luce delle norme.

Il nostro studio è in grado di:

  • Effettuare rilievi strumentali certificati
  • Interpretare i dati secondo le norme UNI ISO
  • Redigere relazioni tecniche per DVR
  • Proporre soluzioni personalizzate per ogni tipo di attività

Conclusioni

Il microclima è un aspetto spesso sottovalutato, ma fondamentale per garantire salute, sicurezza e produttività. Non aspettare che diventi un problema: valutalo in modo professionale e investi nel benessere delle tue persone.

Hai dubbi sul microclima nei tuoi ambienti di lavoro? Contattaci per una valutazione tecnica o per maggiori informazioni.